Come ogni 21 aprile ormai dal 2017, oggi è la giornata mondiale della creatività e dell’innovazione.
Ma a proposito di innovazione e di invenzioni, qual è la situazione italiana a livello di brevetti?
Secondo l’ultimo rapporto Patent Index 2022 recentemente pubblicato dall’Epo (European Patent Office), lo scorso anno in Italia sono stati depositate 4.864 domande di nuovi brevetti presso l’organo europeo, numero che vale l’11° posto a livello globale, con una quota pari al 2,5%.
Primi assoluti gli Stati Uniti con il 25%, seguiti da Germania (12,8%), Giappone (11,2%), Cina 9,8%) e Francia (5,6%).
Bilancio positivo per l’Italia
Per l’Italia si tratta di un ottimo risultato, con una lievissima flessione rispetto al record registrato nel 2021 con 4920 domande. Un segnale importante di continuità e della forza del modello di innovazione diffusa composto per la maggior parte da realtà medie o medio piccole, ma dal grande potenziale innovativo.
“A livello locale – commenta Paola Taino – nel 2022 abbiamo assistito a un andamento dei depositi in linea con il trend generale, con un aumento del 19% rispetto all’anno precedente”.
“Tra i vari settori merceologici – continua Taino – i più attivi sui territori dove operiamo sono sicuramente quello meccanico (legato all’automatizzazione dei processi industriali), quello agricolo (nella ricerca di migliori performance per i macchinari e i prodotti), quello cosmetico (per il packaging) e quello alimentare (a livello di processi di confezionamento)”.
“In generale – conclude – si nota un aumento esponenziale del numero dei depositi estesi all’estero, quasi raddoppiati rispetto agli anni scorsi, specialmente quelli in Europa, USA, Cina e Canada”.
A quanto pare la creatività è più viva che mai: l’Italia può davvero dire la sua a livello internazionale e non solo nei classici settori del made in Italy.
Ma il primo passo per sfruttare il potenziale di un’idea innovativa è sempre il deposito del brevetto.